PRESENTAZIONE

Vorrei incuriosire, chi mi vorrà seguire, nella ricerca dei differenti aspetti che riguardano il territorio, in cui vivo. Sempre in primo piano la sua storia, meglio se minima, in cui le vicende di dame e cavalieri, che non possono mai mancare, si mischiano a quelle di osti e contadini, e dove quest'ultime sono il senso della vita. Giusto per fare qualche citazione, posso dirla come il Ghezzi di "Blob" che le storie nascono "là" negli occhi di chi le osserva, per aggiungere altro sale, mi rifaccio a Wim Wenders regista, fotografo, etc. che posso solo citare testualmente "Ci sono paesaggi, siano essi città, luoghi deserti, paesaggi montani, o tratti costieri, che addirittura reclamano a gran voce una storia. Essi evocano le "loro storie", si se le creano". La "forma mentis" che mi ispira è tutta qui, l'osservazione di una particolarità del territorio, rudere, monumento, bosco, fiume, etc. mi intriga quando riesce a restituirmi una "storia" che non deve essere necessariamente quella che si è realmente vissuta li, ma anche una fantasia o forse una magia che il "luogo" è disposto a svelare e dunque non mi resta che coglierla. Quindi ecco che lascio la mia traccia, e giusto per non far torto a nessuno, questa volta a essere saccheggiato è il Sebastiano Vassalli di turno, “E’ una traccia che gli uomini, non tutti, si lasciano dietro, come le lumache si lasciano la bava, e che è il loro segno più tenace e incancellabile. Una traccia di parole, cioè di niente." PAOLO CAZZANIGA